UN RICORDO DI ANNA STERCHELE

lunedì, agosto 15, 2011 13:51
Pubblicato nella categoria: Comunicazioni

Un grave lutto ha colpito pochi giorni fa lo squash vicentino: Anna Sterchele è improvvisamente scomparsa all’età di 42 anni nella sua casa di Thiene. Nell’unirci al cordoglio dei suoi familiari, pur se difficile trovare le parole giuste in questi momenti, proveremo a ricordare in queste poche righe il suo brillante percorso sportivo:

Anna aveva 18 anni quando entrò per la prima volta all’A.S. Centro Sport di Thiene col desiderio di conoscere lo squash, il nuovo sport di cui aveva sentito parlare in paese. Superata l’iniziale timidezza, giorno dopo giorno emergevano evidenti l’impegno e la determinazione con le quali dimostrava di voler imparare, crescere, di diventare una vera giocatrice di squash. Poco importava se il campo thienese, dove in molti abbiamo iniziato a giocare, era freddino (raramente la temperatura superava i 10 gradi…) e un metro più largo del normale. Per tutti noi, dal compianto amico Amanzio Callegaro agli altri appassionati, lo squash era quello ed erano piuttosto gli altri i campi “strani”.

Anna intanto si tuffava con entusiasmo nei primi tornei, superava le prime paure, cresceva con l’orgoglio di chi vuole togliersi delle soddisfazioni, e in tutto questo era facile e piacevole assecondare questa sua forte volontà. Dopo gli anni thienesi arrivava poi nel 1991 il passaggio allo Squash Club Max di Alte di Montecchio Maggiore dove Anna proseguiva il suo percorso sportivo sapendo affinare ulteriormente la tecnica e migliorando la sua preparazione fisica fino a diventare una vera atleta, ormai pronta a raccogliere i frutti dei suoi sforzi. E infatti, proprio negli anni in cui si metteva alla prova nel Circuito Professionistico WISPA, arrivavano per Anna le più belle soddisfazioni con le chiamate in Nazionale prima ai Mondiali in Malesia nel 1996, poi agli Europei in Finlandia nel 1998 e in Austria nel 1999.

Di certo queste poche righe non bastano per descrivere il percorso sportivo di Anna con i sacrifici, le speranze e le gioie che l’hanno contrassegnato, ma se qualcuno, leggendole, troverà lo stimolo per impegnarsi e credere nella possibilità di poter realizzare il proprio sogno, così come ha fatto Anna, sarà questo il miglior modo per ricordarla. CIAO ANNA, NON TI DIMENTICHEREMO!

Diego e gli amici dello squash

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